La regina Maria indossa la grande tiara Massin della famiglia, persa in Russia durante la Prima Guerra Mondiale (Sito delle Grandi Dame) |
Recentemente, ci sono stati sviluppi significativi riguardo al recupero di gioielli reali di straordinaria importanza storica, persi nel corso della Prima Guerra Mondiale. Diversi esperti del settore concordano sul fatto che una ricerca approfondita e sistematica potrebbe riportare alla luce tesori storici che rappresentano non solo simboli di regalità, ma anche di cultura e patrimonio.
La regina Maria di Romania, che aveva come madre la Granduchessa Maria Alessandrovna di Russia, inviò diversi cofanetti contenenti i suoi gioielli in Russia durante il conflitto mondiale. Le ferrovie trasportarono in quel periodo numerosi tesori romeni, con la speranza che sarebbero stati custoditi al sicuro. Tuttavia, con l’avvento della Rivoluzione Russa, gran parte di queste meraviglie scomparve nel mistero.
Una giovane regina Maria indossa la sua tiara di diamanti e turchesi, regalo di nozze da parte di suo padre; anche questi gioielli sono andati perduti in Russia (Sito delle Grandi Dame) |
Attualmente, Cristian Păunescu, un funzionario della Banca Nazionale di Romania, è attivamente coinvolto nel recupero di questi tesori perduti. Collaborando con la Principessa Margareta, Custode della Corona, stanno cercando di ricostruire un inventario dettagliato dei gioielli inviati in Russia dalla regina Maria. Questo è un passo cruciale, in quanto avere una lista esaustiva consentirebbe di muoversi in modo più mirato nel recupero delle proprietà.
La regina Maria indossa una fascia ornata di gioielli, probabilmente andata perduta in Russia (Sito delle Grandi Dame) |
Se i gioielli esistessero ancora nella loro forma originale in Russia, sarebbe un evento magnifico non solo per la Romania, ma per l’intero patrimonio culturale europeo. E sarebbe ancor più straordinario poterli restituire al loro legittimo luogo in Romania. Tuttavia, la mia esperienza mi porta a essere cauto; è plausibile che nel corso di un secolo i gioielli siano stati suddivisi e smembrati. Nonostante ciò, nutro una speranza ardente di sbagliarmi!