Nel cuore degli anni ’40, il tenente Philip Mountbatten, meglio conosciuto come Sua Altezza Reale il Principe Filippo di Grecia e Danimarca, dovette affrontare una sfida davvero affascinante: presentare alla Principessa Elisabetta del Regno Unito dei gioielli degni di una futura regina, il tutto con uno stipendio da marinaio.
A fornirgli aiuto ci pensò una corona di diamanti appartenente a sua madre, la Principessa Alice di Battenberg. Questo prezioso pezzo fu smontato; alcuni dei diamanti vennero utilizzati per creare l’anello di fidanzamento di Elisabetta, mentre altri furono impiegati per dare vita a un gioiello incredibile: il bracciale di diamanti che egli regalò alla sua nuova sposa come dono di nozze.
Per realizzare questi nuovi pezzi di diamanti nel 1947, Philip si rivolse a una gioielleria londinese, Philip Antrobus Ltd. L’anello di fidanzamento presentava un diamante brillante da tre carati insieme a diverse pietre più piccole; il bracciale, a sua volta, comprende tre ampi diamanti tagliati a brillante. Il design del bracciale è geometrico, ispirato all’Art Deco, e consiste in tre grandi maglie quadrate collegate da sezioni verticali. Proprio come l’anello di fidanzamento, anche il bracciale è realizzato in platino.
Sin dall’inizio, Elisabetta scelse di indossare il nuovo bracciale in occasione di eventi formali di gala. Molti dei suoi primi ritratti la ritraggono con il bracciale; lo scelse anche per i suoi ritratti ufficiali del Giubileo di Diamante nel 2012. La collezione della Regina comprende diversi bracciali in diamante di forma e dimensione simile, tra cui i bracciali a catena della Regina Mary e il bracciale di diamanti e oro appartenuto alla Regina Vittoria.
Tuttavia, sebbene quegli altri pezzi abbiano un’importanza storica e familiare notevole, il valore sentimentale di questo bracciale è indubbiamente significativo. Non sorprende quindi che sia diventato un elemento costante nella collezione di gioielli della Regina per quasi settant’anni.