Nascosti in uno dei luoghi più affascinanti del mondo — le sale di gioielli del Victoria and Albert Museum di Londra — si trovano dei gioielli in peridoto che ogni persona nata in agosto desidererebbe possedere. E c’è di più — questi pezzi di peridoto hanno un intrigante collegamento reale. Preparate i vostri macchinari del tempo, amanti del folklore: stiamo per esplorare l’Inghilterra Regency.
Si dice che Charlotte non fosse affatto fan delle sorelle Charlotte e Lucy Cotes, addirittura chiamando le due e la loro zia “la Carestia e le sue conseguenze”, un insulto piuttosto originale per l’epoca Regency. Ma a quanto pare, le sorelle Cotes erano spie fedeli e competenti, tanto che quando Charlotte sposò il Principe Leopold di Sassonia-Coburgo-Gotha nel 1816, Giorgio commissionò dei set di gioielli per le sorelle da indossare al matrimonio.
© Victoria and Albert Museum, London |
Le collezioni di gioielli — una in ametista e una in peridoto — furono realizzate da Rundell, Bridge e Rundell. Il set di peridoti è quello esposto oggi al Victoria and Albert; è composto da una grande collana con un pendente a croce, un paio di bracciali, un paio di orecchini e una spilla. I peridoti sono incastonati in oro.
© Victoria and Albert Museum, London |
La custodia in pelle in cui originalmente risiedevano i gioielli esiste ancora, così come una lettera scritta a una delle signorine Cotes dalla sorella di Giorgio, la Principessa Elizabeth. La nota autografa recita, in parte, “Scrivo in gran fretta per ordine del P. Regente per chiedervi di accettare il set di Crisoliti che invio con questa nota. Egli spera che lo indossiate al matrimonio come prova della sua considerazione.” (Il Crisolite è un altro termine a volte utilizzato per il peridoto.) La nota è firmata “Eliza” ed è datata 30 aprile 1816. Il museo nota inoltre che la fattura per il set di peridoti esiste ancora negli Archivi Reali oggi.
© Victoria and Albert Museum, London |
Il set di peridoti è rimasto con i membri della famiglia Cotes per due secoli, ma nel 2012, il proprietario vendette il set in un’asta di beneficenza. Tuttavia, il nuovo proprietario fece domanda per esportare i gioielli, portandoli fuori dall’Inghilterra — una mossa successivamente sospesa dal Ministro della Cultura, Ed Vaizey, nella speranza che un acquirente britannico potesse farsi avanti e mantenere i gioielli nel Regno Unito.
© Victoria and Albert Museum, London |
Un acquirente britannico si è fatto avanti — il Victoria and Albert Museum, che acquistò il set dalla persona che lo aveva precedentemente comprato all’asta. Chi meglio del V&A per preservare un meraviglioso set di gioielli britannici della prima metà dell’Ottocento con un’eredità reale? I gioielli rimangono in Gran Bretagna e ora sono esposti (gratis!) al pubblico. Se posso esprimere un’opinione, questa è una vittoria per tutti.