Martedì, la Principessa Charlene di Monaco ha sfoggiato un’incredibile collezione di diamanti in occasione di uno degli eventi più emblematici del Principato: i Golden Nymph Awards, parte del Festival della Televisione di Monte-Carlo.
Il Principe Ranieri III di Monaco ha dato vita al Festival della Televisione di Monte-Carlo all’inizio degli anni ’60 per riconoscere i professionisti di maggiore successo del settore televisivo. I Golden Nymph Awards si svolgono al termine del festival, con diversi premi assegnati a produzioni di grande rilievo.
La Principessa Charlene ha partecipato alla cerimonia dei premi insieme ad altri due membri della famiglia Grimaldi: Louis e Marie Ducruet, che ad aprile hanno accolto il loro primo figlio, una figlia di nome Victoire.
La Principessa Charlene ha presentato premi durante la cerimonia di premiazione. Qui, consegna una statuetta di Golden Nymph a Ewa Ewart, la giornalista e regista polacca del documentario Fino all’Ultima Goccia. Il film, che affronta il crescente problema dell’accesso all’acqua potabile, è stato riconosciuto con il Premio Speciale del Principe Ranieri III. Il Principe Alberto II seleziona personalmente il vincitore dell’assegnazione, che include un premio di 10.000 €, in collaborazione con la Fondazione del Principe Alberto II di Monaco.
Per la cerimonia di premiazione, la Principessa Charlene ha indossato un abito lungo blu navy di uno dei suoi stilisti preferiti, Akris.
Ma è stata la demi-parure di diamanti che ha indossato con l’abito a colpire immediatamente gli osservatori esperti di gioielli.
Il moderno set di gioielli è impreziosito da diamanti bianchi e gialli, che creano un effetto visivo straordinario.
La forma a “v” della collana è ripresa dagli orecchini lunghi del set, creando un’armonica continuità stilistica.
Un bracciale abbinato completa il look. È sempre affascinante vedere Charlene sfoggiare gioielli così sontuosi! Sebbene non ci siano informazioni certe sui creatori dei gioielli, si può ipotizzare che siano di uno dei suoi brand preferiti, Graff.