Dettaglio della Tiara di Saitapharnes [1] |
“Autenticità della Tiara”
(apparsa originariamente su Washington Post, 26 Mar 1903)
Il dibattito attuale sull’autenticità di la “Tiara Saitapharnes” [2] della collezione di antichità del Louvre è una rinnovata discussione che è continuata a intermittenza negli ultimi sette anni, con toni variabili. La tiara si trova in una piccola teca nella Salle des Bijoux, insieme a centinaia di altri ornamenti. A causa dei dubbi da tempo esistenti, le guide turistiche affermano che l’autenticità della tiara è contestata.
Le recenti accuse hanno accentuato questi dubbi, promettendo di screditare l’intera collezione; di conseguenza, il ministro delle belle arti ha ordinato un’inchiesta per tutelare il buon nome del Louvre. Questo ha innescato una feroce controversia tra studiosi riguardo all’autenticità della tiara, che alcuni dei principali quotidiani trattano come una questione più divertente che seria.
Questa sera, M. Heron de Villefosse, curatore del Louvre, ha pubblicato una lettera negando di aver avuto affari con Hochmam, un commerciante di Vienna, il quale sarebbe stato accusato di aver venduto la tiara al Louvre. Anche Theodore Reinach, che ha fornito i fondi per l’acquisto della tiara, ha scritto una lettera dichiarando che i dubbi espressi di recente sono solo ripetizioni di precedenti insinuazioni che non influiscono sulla sua convinzione nella genuinità della tiara.
Le Figaro ridicolizza la controversia, sottolineando che sia reale che falsa, la tiara ha un valore storico trascurabile. Si attende con interesse il risultato dell’inchiesta, a causa delle accuse dei contendenti che sostengono che la fabbricazione di “antichità” sia condotta in modo sistematico.
Nota: Il Louvre è stato effettivamente ingannato: il copricapo “antico” era un falso! È stato realizzato nel 1894 da Israel Rouchomovsky, un orafo di Odessa (nell’odierna Ucraina), che è stato informato dagli uomini che avevano commissionato il pezzo che il copricapo era destinato ad essere un regalo per un archeologo. La tiara è ancora conservata nel Louvre oggi, ma viene occasionalmente esposta come parte di retrospettive sul lavoro di Rouchomovsky. Rouchomovsky era un artista incredibilmente talentuoso e fu lui a rivelare al Louvre che l’opera non era autentica dopo aver appreso che gli uomini che l’avevano commissionata l’avevano spacciata come un vero pezzo antico al museo.
NOTE, CREDITI FOTO E LINK
2. Saitapharnes fu re della Scizia intorno al III secolo a.C. Gli studiosi ne conoscono l’esistenza soprattutto perché è menzionato nel famoso decreto di Protogene. Il decreto afferma che il popolo di Olbia doveva pacificare Saitapharnes con elaborati doni; questo “artefatto” era ritenuto prova concreta e materiale della veridicità di questo antico racconto. (Non lo era.)